I Filtri di Instagram: Effetti per avere successo nelle stories

I filtri in realtà aumentata spopolano su Instagram, usati nelle stories di uno dei social network più usato dai Millennials, permettono di creare effetti interattivi sovrapposti all’immagine visualizzata nella fotocamera dello smartphone. Orecchie da cucciolo, bizzarre acconciature o predizioni future, questi sono solo alcuni dei filtri che ogni giorno costellano le stories di milioni di utenti.

Secondo il Global Digital Report 2021 redatto da We are Social e dalla piattaforma Hootsuite, Instagram si colloca al quinto posto tra i social più usati al mondo con più di 1,2 miliardi di utenti attivi in un’età compresa tra i 18 ed i 35 anni.

Ma cos’è un filtro Instagram e come si crea? E soprattutto: come si fa a creare un filtro Instagram di successo?

In questo articolo vedremo:

Che cosa sono i Filtri Instagram?

I Filtri Instagram: uno strumento di Marketing Virale

Le 3 regole del successo dei Filtri nelle Stories

I Filtri Instagram: Effetti nelle stories

Che cosa sono i Filtri di Instagram?

I filtri di Instagram sono degli effetti grafici interattivi che utilizzano la realtà aumentata per creare maschere che si sovrappongono all’immagine “reale” nelle stories.

Parlare di realtà aumentata, sembra futuristico, a dire il vero i filtri AR nascono nel 2017.

Inizialmente questi filtri erano riservati solamente ad alcuni brand o creatori selezionati invitati ad usare la piattaforma di Facebook Spark AR Studio, tutto ciò li rendeva una tendenza esclusiva.

Nel 2019 Facebook decise di rendere disponibile a tutti la possibilità di creare un proprio filtro attraverso la piattaforma Spark AR Studios. Ora chiunque può creare e pubblicare il suo filtro personalizzato su Instagram.

I Filtri Instagram: uno strumento di Marketing Virale

Ogni giorno 500 Milioni di persone usano le stories di Instagram e spesso nella maggior parte viene utilizzato un filtro. 

Per questo, molti Brand hanno visto nei filtri interattivi una mossa strategica per coinvolgere ed incuriosire l’utente nei social media.

Un filtro può essere utilizzato e condiviso da tutti pertanto si può trasformare in uno strumento di marketing virale molto potente volto ad aumentare il numero di potenziali clienti raggiunti, in un modo interattivo e divertente che sia coerente con il tone of voice del brand.

Inoltre, creare un filtro in realtà aumentata permette ai lead di poter provare un prodotto, indossare un rossetto o un capo d’abbigliamento e spingere ad un acquisto più consapevole varcando nuove frontiere della customer experience.

La più grande potenzialità promozionale dei filtri Instagram è la possibilità di condivisione.

Un utente che vede un filtro tra i contenuti delle stories può facilmente scoprire il brand o il creator, lo potrà salvare e condividere nelle sue stories, diventando un vero e proprio Ambassador.

Se il filtro è originale e divertente, condivisione dopo condivisione, raggiungerà un bacino di utenti sempre più grande che entrano in contatto con un business.

Ma quali sono le regole per creare dei filtri di successo?

Le 3 regole del successo dei Filtri nelle Stories

Distinguersi tra le centinaia di effetti presenti nel social media non è semplice, per creare dei filtri Instagram che si distinguano ed abbiano successo è importante tenere in considerazione questi tre consigli!

Individuare il target

La prima cosa essenziale da fare è individuare il proprio target.

Dobbiamo porci la domanda: “Chi utilizzerà il mio filtro?”.

La risposta è fondamentale per riuscire a creare un filtro originale che attiri l’attenzione degli utenti, che li coinvolga e li spinga a condividere un contenuto che ritengono interessante. Inoltre, l’utente quando utilizza un filtro vuole sentirsi il protagonista per questo è importante mettere la sua esperienza al centro per farlo sentire unico.

Fare leva sulla Brand Identity

Per creare un filtro perfetto, questo deve essere riconosciuto e deve avere una forte correlazione con il brand o creator.

La Brand Identity deve essere riconoscibile, ma non troppo invasiva, infatti la presenza predominante di un logo all’interno del filtro potrebbe disincentivare l’utilizzo e la condivisione da parte degli utenti.

Meglio preferire un elemento chiave che sia chiaramente riconducibile all’attività, per esempio facendo leva sui prodotti o servizi che caratterizzano il brand oppure esprimere vicinanza e sostegno ad una causa sociale.

 Preferire semplicità e dinamicità

I filtri che coinvolgono maggiormente gli utenti sono quelli più semplici ma che hanno la possibilità di cambiare piccole impostazioni che ne modificano l’effetto. 

Sono preferiti i filtri dinamici ed interattivi che seguono i movimenti dell’utente.

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