Il Covid 19 e l’esplosione dell’ E-commerce in Italia

E-COMMERCE ITALIA: la pandemia potrà produrre una vera trasformazione?

Il 30 gennaio 2020 sono stati registrati in Italia i primi due casi di Covid-19.

Nelle settimane successive, il virus si è diffuso in tutto il paese

e dalla seconda settimana di Marzo il paese si è trovato in lockdown con il primo ministro  Giuseppe Conte che dichiarava lo stato di  “emergenza nazionale”.

Oltre agli acquisti dettati dal panico provocato dal virus, con gli scaffali dei supermercati presi d’assalto come in un un film apocalittico

il comportamento dei consumatori è stato  influenzato dalle severe misure di contenimento adottate dal Governo.

 Costretti in casa e nell’impossibilità di “guardarsi attorno” , il paese ha assistito ad un netto spostamento della domanda verso l’e-commerce

Detto ciò c’è da chiedersi se questa pandemia di covid-19 potrà essere un fattore che sprona noi  italiani, la politica, la logistica ,  nel mondo dello shopping online.

L’italia ha elevati margini di crescita

Le previsioni pubblicate prima dell’epidemia di covid-19  hanno evidenziato che l’Italia potrà superare diversi paesi europei entro il 2024,

con una penetrazione delle vendite su Internet che potrà raggiungere  il 10%, davanti alla vicina  Svizzera e alla Spagna e solo leggermente inferiore al 12% della Francia.

È interessante notare come  l’Italia doveva essere l’unico paese ad aspettarsi un raddoppio percentuale nei prossimi cinque anni (dal 5% al ​​10%).

Fattori limitanti per l’e- commerce in Italia

Il basso tasso di e-commerce  in Italia è dovuto a una serie di fattori socio-demografici e limitazioni dal lato dell’offerta

tra cui una minore penetrazione della banda larga, un minor uso di carte di credito, preoccupazioni per la sicurezza di Internet e una popolazione numerosa e invecchiata con una minore propensione all’acquisto online.

Altri ostacoli per l’e-commerce  includono i costi di trasporto elevati, infrastrutture di consegna inadeguate e non ultimo meno rivenditori con una presenza online.

Questi fattori spiegano perché gli italiani hanno sempre per lo più scelto di fare acquisti nel negozio fisico.

IL LOCKDOWN Ha favorito l’esplosione  degli acquisti online in tutto il paese

Le statistiche evidenziano che con lo scoppio della pandemia e la successiva quarantena

gli acquisti online in Italia sono aumentati, crescendo a tassi a tre cifre nelle ultime tre settimane di marzo 2020, crescita trainata soprattutto dal settore alimentare. 

 Queste cifre illustrano come le norme di distanziamento sociale e la chiusura delle attività commerciali  abbiano portato a un immediato aumento delle vendite di e-commerce. 

Il COVID-19 POTREBBE PRESENTARE ULTERIORI CAMBIAMENTI DURATURI NELLE ABITUDINI DI ACQUISTO IN ITALIA

Quindi, la domanda è: questi nuovi comportamenti dei consumatori sopravviveranno alla pandemia?

Ovviamente è troppo presto per dire se distanziamento sociale e le restrizioni  determineranno un cambiamento permanente nel comportamento dei consumatori in Italia.

Tuttavia, poiché la distanza sociale continua a far parte della vita di tutti i giorni,le abitudini dei consumatori si stanno lentamente adattando in tempo reale al nuovo ambiente e alle nuove circostanze

e ora abbiamo più motivi per credere che Covid-19 possa effettivamente portare a un cambiamento più duraturo sulle abitudini  di acquisto in Italia di quanto inizialmente si pensasse. 

 Poiché l’Italia in termini di infrastruttura complessiva (maggiore utilizzo di Internet, maggiore tempestività delle spedizioni, ecc.), ha enormi margini di miglioramento

è ragionevole pensare che ogni azienda, negozio, piccola e media realtà non potrà nel medio termine prescindere  dall’affiancare alla proprio realtà fisica

un’adeguata presenza online per essere pronta a soddisfare le richieste di informazione e d’acquisto del proprio target di riferimento.

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