E-COMMERCE: come funziona uno shop online?

Perche’ aprire un sito e-commerce?

La parola e-commerce significa commercio elettronico e comprende tutte le attività volte alla vendita e all’acquisto di prodotti e servizi tramite internet

Negli ultimi anni la vendita online è diventata per la maggior parte delle persone pane quotidiano. Infatti nel 2019 lo shopping online ha raggiunto 15.700 miliardi di dollari di vendite, di cui 48 miliardi in Italia.

Le opportunità che un sito e-commerce portano all’attività sono sicuramente molte: profilazione dei propri clienti e dei potenziali clienti, proposta dei propri prodotti ad un numero di persone decisamente più elevato rispetto ad un solo negozio fisico, aumento delle vendite e possibilità di vendere 24/7.

Oggi se pensiamo all’e-commerce sicuramente ci vengono in mente le parole: comodità, velocità e facilità. Ma la decisione di vendere i propri prodotti o servizi online va presa analizzando prima cosa comporta questa scelta per non trovarsi poi impreparati.

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Differenza tra sito e-commerce e marketplace

Innanzitutto è necessario sottolineare la differenza tra sito e-commerce e marketplace.

I marketplace sono quei siti che fanno da intermediari per la vendita di beni e servizi offrendo uno spazio di vendita ai produttori. Grandi esempi di marketplace sono Amazon, Alibaba ed Ebay.
Per sito e-commerce, invece, si intende il negozio online in cui vengono venduti i prodotti direttamente dal produttore, il quale sarà direttamente responsabile di tutto il processo di vendita.

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E-commerce: dietro le quinte di uno shop online

Se si sceglie quindi di aprire un proprio shop online, è necessario essere a conoscenza di ciò che comporta e prendere in considerazione i seguenti fattori:

1. Costo di apertura del sito

E’ bene sapere che aprire un sito e-commerce efficace non è gratuito. Infatti, il costo medio di un sito e-commerce per una piccola attività varia dai 500 ai 1500 euro, fino ad arrivare a migliaia di euro per siti più strutturati. Il costo del sito varia dai seguenti fattori:

  • l’hosting ossia l’affitto dello spazio necessario per pubblicare il sito. Gli hosting più utilizzati sono: SiteGround, GoDaddy, Aruba, Altervista e Netson
  • il tipo di e-commerce che si vuole utilizzare (B2B o B2C)
  • la quantità e il tipo di personalizzazioni (impostazione grafica, facilità nell’utilizzo del sito, navigabilità ecc.)
  • eventuale professionista per la creazione del sito web
2. Gestione di un magazzino fisico/dropshipping
  • Un magazzino fisico consente di gestire in autonomia la merce e i corrieri incaricati della spedizione, ma deve essere tenuto sotto controllo in modo da avere sempre merce disponibile per la vendita (doppiamente se si ha anche un negozio fisico). Per il venditore un magazzino fisico è più impegnativo, costoso e rischioso.
  • Con il dropshipping invece, il venditore non ha direttamente la disponibilità dei beni che andrà poi a vendere sul proprio sito ma andrà ad ordinare la merce dal fornitore quando sul sito perviene un ordine.
3. Customer service 

E’ l’assistenza alla clientela. Un cliente può rivolgersi al customer service sia nella fase di pre-vendita per eventuali informazioni aggiuntive sul prodotto, sul pagamento o sulla consegna, sia nella fase di post vendita per eventuali problemi con l’ordine, informazioni sulla consegna o merce difettosa. E’ importante fornire un aiuto veloce e professionale al cliente, cercando di risolvere eventuali problemi in maniera efficiente

4. Gestione ottimale e veloce dei resi per merce difettosa e rimborsi
5. Scelta dei metodi di pagamento sicuri e veloci

I più utilizzati sono carta di credito, Paypal, PostePay e carte prepagate o contrassegno. Negli ultimi anni stanno prendendo piede forme di pagamento elettronico alternative alle precedenti come Satispay o Oval.

6. Scelta di corrieri affidabili per evitare pacchi consegnati in ritardo, pacchi danneggiati o pacchi persi
7. Pubblicita’ dello shop online sui social e tramite Google Ads
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E’ importante prendere in considerazione tutti questi fattori per non trovarsi impreparati in situazioni che potrebbero portare a recensioni e feedback negativi da parte dei clienti se non gestite in maniera corretta.

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