
Il corporate storytelling o storytelling aziendale è una strategia di marketing dove si raccontano, sotto forma di storia, i valori di un brand nel mondo digital.
Il corporate storytelling è, quindi, una tecnica di inbound marketing volta a generare nuovi lead, a trasformare cioè un utente anonimo in un potenziale cliente che interagisce con il brand, grazie all’engagement generato dal racconto di una storia.
Ma come può il corporate storytelling diventare uno strumento strategico in grado di produrre gli effetti che si prefigge l’azienda?
E’ grazie alle storie che l’essere umano è riuscito a tramandare la conoscenza di generazione in generazione, proprio per questo è un mezzo comunicativo estremamente potente per restare impressi nella memoria del pubblico che ne è spettatore.
Se poi affianchiamo alla struttura narrativa un contenuto visivo come un video o una sequenza di foto, l’impatto e la persistenza del messaggio veicolato saranno molto più efficaci.
Tanto più grande sarà il coinvolgimento emotivo del pubblico nel visualizzare il contenuto creato, tanto più questo sarà portato a ricordarsi del brand associato a quella storia e sarà più orientato ad interagire con il contenuto stesso o a rivolgersi all’azienda per soddisfare un proprio bisogno, venendosi a creare un legame con il brand che va oltre all’acquisto del mero prodotto.
In un mercato dove la sovrabbondanza di comunicazione di offerte tipiche dell’outbound marketing rende difficile emergere dalla massa, ecco che il corporate storytelling può aiutare a distinguersi dai competitors ottenendo engagement nel racconto della promessa di valore del brand.
Come si fa storytelling?
Per creare un corporate storytelling efficace è necessario sviluppare degli elementi tipici del racconto di una storia:
- Creare la giusta ambientazione
- Descrivere il protagonista
- Evidenziare un problema da risolvere
- Trovare la soluzione
- Raggiungere il tesoro
L’ambientazione deve richiamare l’universo narrativo del brand in quanto cornice del contenuto comunicativo che si ha intenzione di veicolare. E’ dove si svolge la scena, dove il protagonista (in cui spesso si immedesima il consumatore) si trova in una situazione iniziale di partenza in cui incombe una sfida, un problema da risolvere o un trauma da superare.
Questi simboleggiano il bisogno inespresso del cliente e sono ciò che gli permette di empatizzare con il personaggio e la situazione a cui assiste, mentre il brand entra in scena con il ruolo di aiutante magico che, con la sua promessa di valore, si propone di risolvere il problema portando il protagonista alla conquista del tesoro (bisogno soddisfatto).
Qualsiasi sia la piattaforma digitale scelta (Facebook, Instagram, Youtube ecc) è importante che l’identità del brand resti sempre fedele a se stessa, utilizzando lo stesso tone of voice, la stessa palette colori, lo stesso font, gli stessi elementi grafici e quant’altro lo renda distintivo nella comunicazione rispetto agli altri competitors.
Questo aiuterà il pubblico a riconoscere più facilmente il brand e ad imprimerlo meglio nella memoria.
Arrivati a questo punto, se vogliamo dare un ulteriore aiuto al nostro utente rendendolo parte attiva del gioco, possiamo lanciare una call to action, ovvero una chiamata all’azione come può essere “clicca qui per una consulenza gratuita” o “clicca qui per scaricare una versone demo” e così via.
Esempi di corporate storytelling:
Tra gli esempi più famosi di corporate storytelling abbiamo senz’altro Chanel, che non solo propone dei video educativi di awareness sulla storia del brand, ma trasforma gli spot video dei suoi prodotti in piccoli cortometraggi, in cui fa sognare il proprio target di riferimento con ambientazioni lussuose e protagoniste femminili che sono piena rappresentazione simbolica del brand.
Un altro esempio di corporate storytelling dove la componente emozionale gioca un ruolo fondamentale nella riuscita dello spot, lo possiamo vedere nella pubblicità di Doemi Biscotti.
La nascita di un’azienda viene raccontata con la voce narrante del padre fondatore dell’azienda a partire dalla sua infanzia e dal suo sogno di trovare la magia nelle piccole cose, ma ciò che lascia il segno è la frase finale dove si lascia intendere che quel bambino, quel padre, non c’è più.
Un segno di riconoscimento e di amore in cui possiamo immedesimarci tutti.
Si pensa spesso al corporate storytelling sottoforma di video e cortometraggi, ma abbiamo diverse aziende che sfruttano anche il formato immagine, come quello portato avanti da Spotify.
Il brand riesce a trasformare una raccolta dati di ascolti potenzialmente noiosa in ammiccamenti ironici ai propri utilizzatori tramite font ed elementi grafici associati all’applicazione, dando suggerimenti su ulteriori playlist e canzoni da ascoltare.
Di grande impatto.
